Le strade lastricate d’oro

25 03 2010

Grande notizia per i ciclisti milanesi. Il sindaco Letizia Moratti ha solennemento promesso 30 chilometri in più di piste ciclabili. Per la modica cifra di investimento di 11 milioni di euro.

Ovviamente la notizia in sè potrebbe essere accolta positivamente. Resta da vedere se i tracciati allo studio siano intelligenti (non come altri che attraversano zone inutili della città). Ma quello che colpisce è il volume dell’investimento.

Se dividiamo gli 11 milioni di euro per i 30mila metri di pista, otteniamo un costo per metro di poco inferiore ai 370 euro. Ciò significa che verosimilmente avremo delle piste ciclabili in parquet di ottima qualità, a strato doppio, che su alcuni siti internet ho trovato alla cifra di 120 euro al metro/quadro, posa compresa, alla quale aggiungere l’iva.

Un piccolo esempio della voragine che va alla voce lavori pubblici, a qualsiasi latitudine, lungo il nostro stivale.





I progettisti del Comune? A pedalare!

20 01 2010

Milano è una città intasata. Nei polmoni (da giorni ormai, per l’ennesima volta, oltre i limiti consentiti di inquinamento). Nelle strade (fate un giro nei quartieri della moda). E nella materia grigia di chi la governa.

Milano è una città piatta. Da dieci anni a questa parte i milanesi se ne sono accorti. Gli spostamenti in bicicletta sono aumentati del 73%, raggiungendo i 140mila al giorno. Secondo uno studio di Ciclobby già di qualche anno fa, nell’ora fra le 8.30 e le 9.30 sarebbero almeno 53mila le auto e le moto a circolare per tragitti inferiori ai 4 km, quasi 10mila addirittura per meno di 1 km. Non è un buon serbatoio al quale proporre un’alternativa?

Certo non bastano i soli 97 km di piste ciclabili, per la maggior parte in pessime condizioni, tronche, con passaggi pedonali e di auto improvvisi e non regolamentati. La vocazione verde del sindaco Letizia Moratti aveva portato alla presentazione del piano Milano in bici, dell’ottobre scorso.

Come sempre, tante parole e pochi spazi per chi vuole pedalare! Ma non è tutto. Come segnala anche il Corsera, Milano ha perso un sacco di soldi. Il governo Prodi aveva stanziato oltre 15 milioni di euro. Il Comune se li è fatti passare sotto il naso fino a questo punto, perchè i programmi progettazione delle piste si sono arenati. Così il governo li può chiedere indietro. Stessa sorte per 4,5 milioni regionali e 6,5 milioni già messi a bilancio da Palazzo Marino nel 2007. Croci non c’è più, l’assessore Massari batta un colpo. Anzi, si metta a pedalare e veda di trovare una soluzione, l’alibi dei fondi questa volta non regge.